Trento mi ha subito colpita per la sua ambivalenza. Se da una parte troviamo lo stile romanico tipico di molte chiese italiane, che a volte ricordano anche lo stile gotico, dall'altra, il capoluogo trentino nasconde una modernità e un'avanguardia inaspettata!
Ho visitato Trento in occasione del mio weekend in montagna, caratterizzato anche da una bellissima gita a Limone sul Garda, un luogo speciale, di cui ho parlato qui.
Se arrivate in macchina, come abbiamo fatto noi, non avrete problemi con i parcheggi, ne sono presenti diversi lungo tutto il perimetro del centro storico. Noi abbiamo scelto quello vicino al Duomo. E' il parcheggio P5, coperto e aperto dalle 7 alle 20.30. La tariffa durante i giorni festivi è di 0.80€ all'ora dalle 7 alle 12, mentre per il resto della giornata è gratuito. Per quanto riguarda i giorni feriali, invece, la tariffa è di 0.80€ all'ora.
Distante 10 minuti a piedi dal centro storico, la nostra prima tappa è stata il Duomo (o Cattedrale di San Virgilio, patrono della città). A prima vista, si può notare subito lo stile romanico che caratterizza la facciata del Duomo, con un grande rosone che fa da protagonista. Subito dietro la Cattedrale, si erge Palazzo Pretorio (prima residenza vescovile della città) con la Torre civica che, in passato, veniva utilizzata come prigione cittadina.
L'omonima Piazza che ospita il Duomo è considerata una delle piazze più belle d'Italia. Al centro, fa da padrona la Statua del Nettuno (purtroppo era coperta perchè era in via di restauro e quindi non l'abbiamo potuta vedere), mentre tutt'intorno, la piazza viene incorniciata da splendide case colorate e dalle famose Case Cazuffi-Rella. Quest'ultime sono due palazzi adiacenti che risalgono al XVI secolo le cui facciate sono dipinte con affreschi tipici delle zone di Trieste. La facciata di sinistra raffigura personaggi e scene della mitologia classica, mentre su quella di destra si possono notare i temi della Virtù, del Tempo, i Trionfi dell'Amore, Apollo ed Abbondanza.
Dopo un'immancabile pausa caffè nel bar della piazza (consigliatissimo il Brao Caffè), il nostro tour prosegue tra i vicoli della città tra scorci caratteristici e chiese gotiche, come la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, situata nella Piazzetta dell'Anfiteatro. Gli amanti dell'arte come me, noteranno subito le guglie appuntite (che ricordano un po' il Duomo di Milano) e il movimento apparente dato dalle decorazioni. Al centro, in alto, vi è posizionata la statua di San Pietro, mentre nel portale principale sono presenti le sculture in legno dei santi protettori di Trento: San Virgilio e Bambino Simone.
Trento è ricca di ristoranti e locali tipici in cui fermarsi per stuzzicare qualcosa, ma noi abbiamo optato per un picnic in Piazza Dante, un grande parco al centro del quale si erge proprio una statua di Dante Alighieri.
Dopo pranzo, abbiamo deciso di visitare (o rivisitare, ci eravamo già stati entrambi in gita con la scuola anni fa) il MUSE, il famoso museo di scienze naturali. Molto interessante e interattivo (specialmente per i bambini), il MUSE regala un'esperienza lunga tre ore tra biodiversità, animali preistorici, ambiente e scienza!
Tariffe d'ingresso:
-Intero €11
-Ridotto: €9
Orari:
-Lunedì: chiuso
-Martedì-Venerdì: dalle 10 alle 18
-Sabato e Domenica: dalle 10 alle 19
A causa del covid, è obbligatoria la prenotazione online. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Il museo è collocato in una zona particolarmente moderna di Trento, che mi ha colpito tantissimo: il quartiere "Le Albere". Qui, la modernità e l'innovazione si sposano perfettamente con l'ambiente green in cui ci troviamo. "Le Albere" è un quartiere progettato da Renzo Piano che ricorda molto il "Bosco Verticale" di Milano. L'atmosfera che si respira, infatti, è un connubio perfetto tra la natura (il progetto è proprio un grande esempio di ecosostenibilità) e al tempo stesso innovazione e modernità. Il quartiere offre una vasta scelta di locali dove fare colazione, brunch, aperitivi o pranzi, come l' "Urban Brunch Lab" che mi ha colpito per la sua varietà di bagels e bubble tea (tè freddi, con delle palline "gommose" zuccherate di qualsiasi gusto, assolutamente da provare!)
Trento mi ha piacevolmente stupito, non pensavo di trovare così tanta modernità in una città che credevo fosse più "classica" e anche un po' "antica". Fatemi sapere nei commenti se avete mai visitato una città che si è poi rilevata diversa da ciò che vi aspettavate. Al prossimo viaggio, cheers!
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Appena sarà possibile dovrò andare in Trentino per lavoro, non pensavo di fermarmi a Trento ma mi hai fatto cambiare idea. Mi vergogno a dirlo ma l'avevo sottovalutata
Trento è una delle tappe fisse del mio giro per mercatini natalizi di inizio dicembre... Quest'anno purtroppo è saltato, ma ti ringrazio per avermi riportato tra quelle vie ed in mezzo a quei palazzi con le tue parole ed immagini!
@zeldasanfitzgerald purtroppo non sono mai stata a Monaco, sigh. Peró si, confermo! Trento è piena di negozietti tipici di cibo, come grappe, distillati o miele ma anche botteghe di artigiani, come quelle che lavorano il rame!
Sarò sincera ma non ho mai visto Trento, tra l'altro il quartiere moderno mi ricorda molto una zona di Monaco di Baveria, non so se ci sei mai stata. So che ci sono ancora dei negozietti di nicchia dal beauty al cibo artigianali soprattutto nella parte "vecchia" e sono un must da non perdere, mi confermi?
Trento sembra bellissima, non sono mai stata ma a me manca proprio visitare la maggior parte del Nord Italia. Le facciate delle case Cazuffi-Rella devono essere davvero magnifiche, soprattutto quella legata alla mitologia.